Inondazione a Mozan
  10 maggio 2018

     D'inverno ci sono, nella regione di Mozan, dei forti temporali che causano grandi danni ai siti archeologici. A Mozan, abbiamo approntato un sistema di protezione dei muri che ha funzionato perfettamente ormai per oltre trent'anni. Ma non avevamo avuto modo, durante gli anni di scavo, di mettere in atto un piano di evacuazione dell'acqua da aree depresse, come la grande Plaza di fronte al tempio. Non avendo potuto scavare dei canali di fuoriuscita, abbiamo usato nei casi più gravi delle pompe. Le foto che vedete qui ci sono pervenute il giorno dopo l'evento. Dimostrano l'immediatezza con la quale siamo stati allertati del problema, per il quale stiamo ora cercando la soluzione migliore.


Unità J1 e J3, verso nord-ovest

Unità J1, verso nord

Unità J2, verso nord-est

     Un altro effetto dei rovesci d'acqua è che portano più facilmente alla superficie oggetti come questa figurina fittile di un quadrupede. In seguito al programma di sensibilizzazione che abbiamo da sempre perseguito a Mozan, la popolazione locale è consapevole dell' importanza di qualunque oggetto, pur piccolo, che venga alla luce: per questo tutti gli eventuali rinvenimenti vengono regolarmente consegnati ai nostri agenti locali. Possono così essere documentati e immessi del flusso regolare di analisi dei nostri reperti, cominciando con l'assegnazione di un numero di registrazione (in questo caso, Z1.800). Queste foto sono indicative della serietà e del successo del sistema. Mancano la scala metrica e quella dei colori, è vero.. come pure una descrizione accurata del luogo preciso di provenienza. Ma bisogna considerare che le foto ci sono pervenute il giorno dopo il rinvenimento! Gli altri dettagli arriveranno in seguito...


Figurina di animale (Z1.800), dal sopra

Figurina di animale (Z1.800), dal sotto

Figurina di animale (Z1.800), di fianco